MT98: Le previsioni del lotto

 



Il problema di stilare una previsione, o meglio un’Outlook alla fine o all’inizio di ogni nuovo anno ha la stessa validità di lanciare la monetina. La possibilità che una previsione accada è totalmente casuale. La previsione infatti viene stilata in base ai dati attualmente in possesso dell’analista che non fa altro che proiettare lo scenario attuale nel futuro. Il problema evidente di questo tipo di lavoro è che non tiene conto (perchè non può) dei dati macro economici futuri, degli accadimenti geopolitici, dell’andamento degli utili delle aziende e molto altro ancora. La previsione infatti è un cumulo di dati e informazioni ferme, mentre i mercati azionari per loro natura sono in continuo movimento.



La media delle previsioni del 2023 era poco sotto i 4000 punti: l’anno si è chiuso a 4769 punti | Bloomberg


Allora perchè tutti lo fanno? Semplicemente per catturare l’attenzione. Si crea attorno alla previsione un’attesa (soprattutto se hai una reputazione) molto alta e solitamente chi si incammina per la strada delle previsioni rimane molto vago. Potrebbe salire, potrebbe scendere. «Potrebbe» è la parola più utilizzata, purtroppo. Un’altra tendenza che ho notato nella stesura degli Outlook è quella di essere mediamente positivi. Facendo così hai semplicemente aumentato la possibilità che la tua previsione accada perchè il mercato azionario tendenzialmente sale. Quelli che in assoluto fanno più discutere però sono gli strategist delle case di brokeraggio e delle principali banche d’affari: forniscono dei prezzi previsionali dell’S&P500 davvero curiosi, con oscillazioni di quasi 2000 punti tra l’una e l’altra. Se considerate che il valore attuale dell’S&P500 è poco meno di 4,800 punti, vi rendete conto da soli quanto sia assurdo tutto ciò! La cosa sciocca delle previsioni di inizio anno, come ho detto precedentemente, è che tutte le analisi si basano sulle tendenze attuali, sullo stato attuale dell’economia e sulle prospettive che tutti si aspettano al momento.



Gli Outlook degli analisti per il 2024 è mediamente invariato dai livelli attuali: leggera crescita con target a 4,875 punti per l’S&P500 | Bloomberg


Chi conosce in fondo i mercati sa benissimo che questo non basta assolutamente per poter identificare un trend di mercato, valutare le variabili (spesso imponderabili a priori) e creare uno scenario degno di questo nome. Il gioco spesso non vale la candela e il rischio di cadere in previsioni del tutto fuorvianti è molto alto. Ecco perchè tutti la fuori provano a dire la loro, rimanendo nel vago. Se chiedessi a Bloomberg, Black Rock o Vanguard, solo per citarne alcuni, di creare un ETF con le previsioni degli analisti (e presunti tali) sono certo che l’andamento di questo indice segnerebbe profondo rosso!

A meno che tu non sia uno della cerchia ristretta dei milionari che investe nel fondo Medallion, gli ultimi anni post pandemici sui mercati finanziari sono stati complicatissimi. Il 2023 checché se ne dica, è stato un anno da montagne russe per la maggior parte degli investitori. I bonds, dopo anni di legnate e rendimenti negativi, con prodotti venduti sui minimi di mercato con perdite annesse, hanno rialzato la china fornendo un opportunità a chi disponeva di liquidità in eccesso e dato fiato a chi aveva portafogli pieni di scadenze lunghe distrutte dalla crescita dei rendimenti (dopo il rialzo dei tassi, ndr). I fondi venduti dalle principali banche d’affari venivano da anni di perdita costante, nonostante ogni anno dobbiate firmare il questionario Mifid che vi identifica come clienti prudenti. Perchè durante gli anni negativi i fondi perdono il 20-30% mentre negli anni positivi, performano pochi punti percentuali? Ricordate che i mercati finanziari sono un gioco a somma negativa perchè esistono le laute commissioni che dovete pagare ai vostri consulenti e ai gestori!

Guardandoci intorno, il fondo con la migliore performance nel 2023 è Helikon Investments (non è una sollecitazione all’investimento ma una semplice ricerca di mercato). Con un rendimento dell'85,11% su base annua, gli investitori ex-Kairos hanno conquistato il primo posto.



Helikon Investments ha conquistato la medaglia d'oro tra i fondi comuni di investimento secondo Bloomberg. La società è stata preceduta da due fondi, Global X Ultra Long Nasdaq 100 e Short Vix Futures ETF. Tuttavia, non si tratta di fondi a gestione attiva. Helikon ha effettivamente sovraperformato il secondo fondo Equity Long/Short del 29,22%, ottenendo un rendimento YTD dell'85,11%. Ma chi è Helikon Investments?

Un team di cinque gestori di fondi italiani ha lasciato Kairos, la filiale italiana di Julius Baer, nel 2019 per creare un nuovo hedge fund azionario. Federico Riggio, Michele Fiumara, David Grazzini, Flavio Russo e Vittorio Villa, che supervisionavano il fondo Kairos Pegasus, hanno lanciato la loro nuova società nel secondo trimestre del 2020. La casa d'investimento ha sede a Londra e a Milano. In base all'ultimo deposito 13F, la società ha 2,47 miliardi di asset in gestione (AUM).


          

L'aspetto più importante che emerge dall'analisi delle partecipazioni attuali della società è l'attenzione alle materie prime. Il 37% delle attività è detenuto da Eldorado Gold Corp (NYSE: EGO) e Centerra Gold Inc (NYSE: CGAU). Entrambe le società sono minerarie d'oro. L'oro ha recentemente raggiunto nuovi massimi storici. I minatori sono rimasti indietro rispetto alla performance del metallo prezioso, ma potrebbero recuperare nel 2024. Un'altra grande partecipazione è Vista Energy (NYSE: VIST). L'azienda si concentra sulla fornitura di carbone ad alto potere calorifico e vanta un'esperienza nelle materie prime del carbonio, nell'industria energetica e nel commercio internazionale. Davvero un ottimo lavoro quello svolto dal team di Helikon nel 2023!

Divergenze marcate nei primi dati sull’inflazione

Tornando al contesto macro e alle previsioni del lotto degli analisti e dei banchieri centrali sull’inflazione, i dati di dicembre mostrano segnali diversi. Partiamo dall’Eurozona, il cui indice dei prezzi al consumo è salito dal 2,4 al 2,9%, soprattutto a causa dell'affievolirsi degli effetti base dell'energia. L'aumento è stato determinato principalmente dagli effetti base dell'energia in Germania. Il tasso di inflazione di fondo è sceso dal 3,6 al 3,4%, indicando che la tendenza di fondo dell'inflazione rimane per il momento relativamente benigna; anche l'inflazione alimentare ha continuato a scendere rapidamente. Le pressioni inflazionistiche hanno lasciato il posto alla disinflazione nel corso del 2023, con l'indebolimento della domanda e l'attenuazione degli shock dell'offerta. Ciò ha fatto scendere l'inflazione più di quanto previsto all'inizio dello scorso anno. Attualmente, però, gli effetti di base dell'allentamento degli shock dell'offerta si stanno attenuando e stanno emergendo nuove preoccupazioni inflazionistiche.



Pubblicato l'IPC dell'Eurozona: alimentari, alcol e tabacco +6,1%, servizi +4,0%, altri beni +2,5%, energia -6,7%. L'inflazione è in aumento, la BCE taglia ora? | Eurostat


La domanda rimane debole, e questo è un importante motore disinflazionistico in questo momento. Inoltre, le scorte sono elevate, il che rende le attuali preoccupazioni relative alla catena di approvvigionamento molto meno inflazionistiche di quelle del 2021. E anche se gli shock dei prezzi dell'energia legati al Medio Oriente rappresentano un chiaro rischio per le prospettive, i prezzi del petrolio sono attualmente ancora al di sotto degli 80 dollari al barile. Pertanto le aspettative di mercato di un rialzo nel primo trimestre sono premature a mio parere.

L’inflazione americana anch’essa ha sorpreso ma al rialzo: dal 3,2% atteso abbiamo assistito ad un aumento del 3,4% su base annuale, un incremento dello 0,3% su base mensile e un andamento al rialzo anche della componente core (dal 3,8 al 3,9% anno su anno). Tanti lì fuori sono pronti a puntare il dito contro la Federal Reserve ma la verità è che a questo punto dell’anno, è davvero difficile per le istituzioni intraprendere un percorso di tagli rapidamente. Il rischio è davvero enorme, come dimostrano le ultime rilevazioni, di riaccendere un focolaio che non si è mai spento del tutto. All’interno della questione caro prezzi va considerato anche il lavoro che hanno svolto le materie prime in questo momento, ovvero hanno mantenuto un low profile che ha consentito controllare la curva dei rialzi.



Abbiamo iniziato il 2024 con una probabilità superiore al 70% che i tagli dei tassi di interesse inizino entro Marzo. Dopo il forte rapporto sull’occupazione e una forte inflazione, le probabilità si sono quasi dimezzate.


Guardando in casa nostra infine, l’inflazione domestica italiana è risultata in lieve calo a Dicembre, nonostante l’enorme spese pro-capite delle festività. Il rapido calo dell'inflazione complessiva si è quasi arrestato a Dicembre. Secondo l'Istat l'inflazione complessiva si è attestata allo 0,6% su base annua (dallo 0,7% di Novembre), con una leggera flessione dovuta alla spinta al ribasso della componente energetica regolamentata, dei servizi ricreativi e degli alimentari trasformati, che ha più che compensato i rialzi dei beni energetici non regolamentati e degli alimenti freschi. Le componenti volatili e i relativi effetti base sono ancora al centro della dinamica dell'inflazione complessiva. L'inflazione core, che esclude l'energia e gli alimenti freschi, è rallentata al 3,1% a/a (dal 3,6% di Novembre), confermando una solida tendenza al ribasso.



Prosegue a dicembre, secondo le stime preliminari, la fase di flessione dell’inflazione, scesa a 0,6% dall’11,6% del dicembre 2022 | Istat


Questo dimostra che la componente inflattiva peserà ma a mio parere non sarà il market mover principale degli asset di rischio. E’ inutile e dimostrabile quanto assurdo sia fare previsioni per un periodo di tempo così lungo, ma il «sesto senso» mi dice che non sarà certamente questo il market mover del 2024. Abbiamo tante sfide all’orizzonte e probabilmente le numerose tornate elettorali, in particolare quella presidenziale americana, potranno essere il vero spartiacque nel 2024, che ritengo di consolidamento dopo il pauroso up-side del 2023. Tempi buoni per comprare ce ne saranno ma a questi prezzi non conviene sporcarsi le mani. Le previsioni meteo lasciano il tempo che trovano, aspettate le vere opportunità e se volete giocare affidatevi alle lotterie!


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