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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

MT88: Questione di rating

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Questione di feeling, canterebbe Mina. Per l’Italia scongiurato il pericolo di un declassamento. Almeno per adesso. La prima prova del nove per il governo Meloni e per la stabilità del debito è stata superata. Nelle prossime settimane toccherà a DBRS, Fitch e Moody’s per completare il quadro clinico. Le previsione di crescita rallentano, ma questo non cambia il voto sulla capacità del Paese di gestire il proprio debito nei confronti del mercato. Di fatto questo è il primo giudizio sui conti pubblici e conferma le aspettative del governo che resta convinto di aver agito con equilibrio e prudenza. Due tratti evidenti che, secondo il ministro dell'Economia, le agenzie di rating non possono ignorare. Per Standard & Poor's la crescita economica italiana decelererà nel 2023 e nel 2024: il Paese crescerà dello 0,9% quest'anno e dello 0,7% il prossimo, ma poi tornerà all'1,3% nel 2025. Il consolidamento di bilancio sarà più lento del previsto con un deficit al 5,5% del Pil

MT87: L'economia non è il marcato azionario

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  «Questo prezioso articolo è la trascrizione integrale del video di Ben Felix, gestore di portafoglio presso PWL Capital. Contenuti come questo aiutano e migliorano le conoscenze finanziarie dell'intera comunità di trader e investitori all’interno di Macro Talk per questo ho preferito riportarlo interamente. Buona lettura». «Il mercato azionario è una macchina per la determinazione dei prezzi che guarda al futuro. Le notizie economiche, invece, sono orientate al passato» — Ben Felix, gestore di portafoglio presso PWL Capital Ben Felix, portafoglio manager di PWL Capital | YouTube «Il Canada ha perso un milione di posti di lavoro nel Marzo 2020. Cosa ha fatto l'indice S&P/TSX Composito nel giorno in cui Statscan ha pubblicato questi dati? Ha chiuso in rialzo dell'1,73%. È facile che gli investitori vedano notizie economiche come i dati sulla disoccupazione o sul PIL e si preoccupino o si entusiasmino per l'impatto che i dati avranno sui loro investimenti. Ma c'è

MT86:Tra due fuochi

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  L’Europa al punto di partenza. Mentre stavamo iniziando a digerire il conflitto nel cuore del vecchio continente, ecco che i venti di guerra tornano a soffiare su un territorio dove forse il fuoco dell’odio non si è mai spento. Senza scendere nei dettagli e nelle posizioni che non competono a me in questa rubrica (proverò forse un giorno a prendere del tempo per analizzare la cosa con mente fredda), dal punto di vista bellico è evidente che adesso la partita si «gioca» su due fronti. Siamo di nuovo tra due fuochi e questo mina forse irreparabilmente quella parte di quiete che stavamo cercando di ricostruire. Dal lancio dell’«operazione speciale» in Ucraina da parte della Russia di Putin, il blocco europeo supportato dal patto atlantico, stava a fatica cercando di venirne fuori, a mio parere neanche male, nonostante alcuni accordi che non hanno né capo né coda (tetto del gas, ndr). Come ho scritto in apertura, il gioco dell’oca ci ha spinti nuovamente al punto di partenza e questo non

MT85: Sciabolata morbida sui Bonds

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  L'S&P500 ha chiuso in calo del -4,9% a Settembre, registrando il secondo calo mensile consecutivo. Le condizioni finanziarie si sono notevolmente inasprite dopo l’impennata dei rendimenti obbligazionari, il recupero del Dollaro, e la stagionalità rialzista sui prezzi dell'energia, assistendo a un climax iniziale di questi movimenti. I segnali di mercato toro a medio termine provenienti dal sentiment dei grandi operatori rimangono intatti. Il premio per il rischio azionario indica una sovra-performance della liquidità rispetto alle azioni nei prossimi 3 anni per un semplice motivo: i mercati finanziari non sono l’economia. L'azione dei prezzi ci ricorda che le rivoluzioni tecnologiche non sono sempre gentili con gli investitori, così come in tutte le bolle di mercato. Cos’è un Climax? — Un climax si verifica alla fine di un ciclo di mercato rialzista o ribassista ed è caratterizzato da un aumento del volume degli scambi e da forti movimenti dei prezzi. I climax sono

MT84: Fieno in cascina

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  Nonostante i colpi di scena sui mercati finanziari, finora nessuna recessione si è materializzata nel 2023. Aspettando Godot, alla fine Godot non è mai arrivato. Il teatro dell’assurdo e la costruzione intorno alla condizione di attesa alla fine non ha pagato. I bond traders sono rimasti delusi, gli investitori buy on dip non hanno avuto significativi ribassi da comprare e questo 2023 sembra scivolare via tra le mani. Ecco però il colpo di teatro dei mercati. La stagionalità ha preso la scena e riempito con il segno rosso quasi tutto il terzo trimestre. Sia chiaro nessun crollo, bensì una demolizione controllata che fa riflettere e non poco su come i mercati funzionino. L'inasprimento del credito e i rischi del mercato immobiliare continuano a rimanere sullo sfondo. Il 2024 sembra essere quello buono per una recessione, ma a che prezzo? Il raffreddamento dell’inflazione dovrebbe diminuire il rischio volatilità ma sarà abbastanza per tornare sui massimi storici anche oltre oceano?