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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

MT66: L’inganno tedesco

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  Giornate memorabili quelle a cui stiamo assistendo nel 2023. La settimana scorsa (Venerdì 19 Maggio, ndr) sono stati raggiunti e superati i massimi storici dell’indice DAX. Tutto perfetto? Apparentemente si ma scaviamo a fondo. Il DAX, acronimo di  Deutsche Aktienindex,  tiene conto della performance delle 40 maggiori società quotate sul mercato regolamentato della  Frankfurter Wertpapierbörse  (FWB®, la Borsa di Francoforte) che soddisfano determinati requisiti minimi di qualità e redditività. La selezione dei componenti si basa sulla capitalizzazione di mercato del flottante. Il DAX è calcolato principalmente come indice di performance ed è quindi  uno dei pochi indici dei principali Paesi che tiene conto anche dei rendimenti da dividendi , riflettendo così appieno la performance effettiva di un investimento nel portafoglio dell'indice. I criteri di base per l'inclusione delle società nel DAX sono: quotazione esistente sul mercato regolamentato della FWB, negoziazione conti

MT65: Tutto il resto è debito

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  Il sentiment che pervade lo stomaco della maggior parte dei traders ed investitori di tutto il mondo è avvolto nella noia. Siamo totalmente immersi nella fase di stallo più strana della storia. E’ un gioco di strategie. Sia i clienti al dettaglio che gli investitori professionali si stanno posizionando su opzioni lontane ma all’interno di un trading range. C'è poca voglia al momento di rituffarsi in settori che hanno sottoperformato come le  small cap  (vedi l’andamento del Russell2000 paragonato all’S&P500), nelle banche regionali e in asset ciclici di qualità inferiore. Le  large cap  tecnologiche come Apple rimangono ben possedute e vengono acquistate in maniera molto tecnica, mentre c’è poca domanda per i difensivi tradizionali come bond e dollaro.  La narrativa macro è morta  e il calo dei volumi è una naturale conseguenza: questi prezzi non sono attraenti e non ci sono catalizzatori che possano riaccendere interesse. In sintesi: siamo totalmente ancorati alle aspettativ

MT64: Investire come Warren Buffett

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  “Solo quando la marea si ritira si scopre chi ha nuotato nudo”  — Warren Buffett Un altro dato dello 0,4% al mese per l'IPC  core  arrivato la scorsa settimana per gli Stati Uniti significa che l'inflazione è ancora troppo alta perché la Federal Reserve possa rilassarsi. Questo è il messaggio che la Fed ha recapitato ai mercati finanziari la scorsa settimana. Tuttavia, alcuni segnali indicano che le pressioni sui prezzi del settore dei servizi si stanno moderando, per cui una sosta sui tassi a Giugno appare probabile.  C’è una bella differenza tra sosta e fermata , ancor di più se si parla di inversione. Con la flessione del potere di determinazione dei prezzi delle imprese e il picco dei costi degli alloggi, è probabile aspettarsi l'IPC  core  nell'intervallo del 3-4% entro la fine dell'anno. L’inflazione di base è scesa al 4,9% dal 5%, mentre il tasso annuo dell'inflazione di base scende al 5,5% dal 5,6% come previsto. L’inflazione da Giugno 2022 ha registra