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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

MT57: Sotto Mentite Spoglie

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  UBS acquista la disastrata Credit Suisse, mentre Fed e Bce continuano non curanti la lotta donchisciottesca all'inflazione Alla fine, la messa in sicurezza della banca svizzera può essere considerata una sorta di  nazionalizzazione, sotto mentite spoglie . L'istituto è stato rilevato da UBS per circa 3 miliardi di franchi svizzeri in azioni, ma questo è avvenuto con parecchia assistenza dello stato, che si è concretizzata con 9 miliardi di garanzie, oltre 100 miliardi di linea di credito (liquida) di emergenza, e l'aggiunta della cancellazione di circa 17 miliardi di debito subordinato che vengono totalmente azzerati. Manco avessero perso la guerra come la Germania di Hitler. L'aspetto più sorprendente (e sconcertante a mio parere) è che per la prima volta viene sovvertita la gerarchia obbligazioni-azionario nel senso che i primi vengono azzerati mentre alla seconda viene riconosciuto un valore, sia pure con un deprezzamento marcato rispetto ai livelli precedenti. Sca

MT56: Crash-test

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  Tendo a non occuparmi di banche, ma il fallimento di  Silicon Valley Bank  ha implicazioni dirette sul sistema finanziario e per i titolari di deposito. Molte piccole imprese che un giorno potrebbero competere con le grandi aziende tecnologiche si servono dei suoi servizi e sono in pericolo. Ma è proprio così? E perchè tutte le grandi crisi partono sempre da Wall Street? Approfondiamo. L’ingresso degli uffici della SVB | Fonte sconosciuta Il panico si è diffuso nel mondo delle startup dopo che nelle scorse settimane di Marzo sono arrivati delle avvisaglie di insolvibilità da parte Silicon Valley Bank, uno dei principali finanziatori di aziende nascenti, ha spinto il suo fondatore Peter Thiel e altri importanti  Venture Capitalist  a consigliare alle aziende in portafoglio di ritirare il loro denaro. Le turbolenze hanno fatto seguito sui mercati finanziari e la prima reazione è stata da panico: sono state vendute azioni per un valore di 2,25 miliardi di dollari a seguito di una perdit

MT:55: Falco a metà

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  I mercati finanziari e l’economia non sono mai state così in disaccordo come in questo momento storico. I rialzi dei tassi d’interesse e lo spaventoso aumento dei rendimenti obbligazionari (2 anni su 5 e 10 anni) segnalano che qualcosa non va, visto che dal 2008 ad oggi la correlazione ha quasi sempre funzionato. Non a caso ho detto “quasi sempre”. Nel mezzo c’è stata  la pandemia del 2020 che ha cambiato le carte in tavola  a causa degli stravolgimenti che i giocatori (banche centrali, governi) hanno messo in atto: cambiare le regole del gioco in corso non è mai una cosa buona. Ecco quindi spiegato uno dei più grandi misteri che trader e investitori sono costretti ad osservare in queste settimane/mesi. Ma da dove è partito tutto questo? Dove risiede la causa e da dove sta ripartendo adesso? Una sola parola e 4 lettere:  Cina . Approfondiamo. Il modesto obiettivo di crescita del PIL cinese riduce la necessità di maggiori stimoli | Bloomberg Lo slancio della riapertura cinese che più