MT79: La scala del valore

 


In questa calda estate le notizie sono ferme. L’economia no: questo è il momento di scaldare i motori in vista di Jackson Hole, il rituale simposio che i banchieri centrali tengono negli States. La Federal Reserve sembra aver completato i cicli di rialzi dei tassi: è probabile che rimarrà ferma nell’area pivot (5,25-5,5%, ndr) fino al 2024. Il primo taglio dei tassi è probabile che avverrà soltanto nel secondo trimestre del 2024 e dovrebbe essere lento, ossia 25 punti base per riunione a meno di debacle dell’economia al momento non preventivabili nè all’orizzonte. Un target di arrivo potrebbe essere la fascia 3-3,25% per poi valutare altri scenari. La resiliente economia statunitense insieme ad un inflazione di fondo dura a morire potrebbero lasciare spazio anche a qualche delusione sulle aspettative di taglio dei tassi. Il tutto si muoverà in parallelo ai dati macro-economici che hanno riportato il Pil ben sopra le aspettative: da 0,3% siamo passati di colpo al 2%. Questo aumento è in netto contrasto con l’inversione della curva dei rendimenti che segnala una recessione, e non sappiamo quanto questa sia breve e passeggera. L’S&P500 ha infatti segnalato queste ed altre preoccupazioni all’interno del suo posizionamento: i beni di consumo, il paniere dei trasporti e dei servizi presentano maggiori guadagni potenziali derivanti dall’adozione dell’Intelligenza Artificiale e dal sottopeso all’interno dell’indice; al contrario energia, discrezionali e real estate hanno il potenziale di incremento più basso per i prossimi mesi.

Cosa fare quindi? Quando tutto sembra scorrere normale ecco che sotto mentite spoglia il mercato inizia ad agitarsi: approfitto di questa pausa estiva per completare la serie di appuntamenti «educational» parlando allo smart investor che è in te. Esiste una scala di valore a cui nessuno di noi può (e deve) sottrarsi: Tempo, Prezzo e Volume. Approfondiamo.

Nulla è come sembra

Continuamente su internet scorriamo notizie, grafici, commenti di analisti macro-economisti e trader del giorno dopo. I più divertenti ai miei occhi sono quelli che giustificano i movimenti dei prezzi di un asset, un indice, una materia prima, dietro una notizia. Niente di più sbagliato. I players che lavorano all’interno di questa enorme industria non basano le loro aspettative sull’uscita dei dati ma seguono uno spartito fatto di numeri, di percentuali, di rendimento. Analizzare un movimento giustificandosi perchè le buste paga del settore non agricolo sono uscite alte oppure basse è da polli. Se si vuole sopravvivere nella giungla dei mercati bisogna entrare in profondità, capire davvero i meccanismi delle borse, osservare la massa psicologica degli operatori, guardare con occhio attento al passato e altro ancora. Dopo aver fatto queste ed altri tipi di analisi, vedrai un quadro molto più chiaro che io chiamo Big-Picture, ovvero la grande figura che si cela dietro i movimenti degli asset.

Ogni mercato ha una sua natura specifica, si muove in determinati giorni, ha determinate logiche e anche dei momenti di prevedibilità (ad esempio rilascio degli utili, aumenti di capitale e altri eventi in calendario). La scuola da cui provengo è quella dell’analisi grafica, ma non sono un purista e amo sperimentare. Leggere un bilancio, approfondire i risultati di una trimestrale, può aiutarci a capire dove sarà quel titolo tra 6-9 mesi.

Il movimento quotidiano è soltanto rumore.

I traders cercano costantemente un edge (vantaggio) sul mercato in grado di catturare delle piccole frazioni di movimento e realizzare velocemente un profitto: questo tipo di attività super speculativa è destinata per una ristretta nicchia di persone che sviluppano determinate skill (abilità). Inoltre questa modalità operativa non può essere fatta con le canoniche 8 ore lavorative: la nostra mente non è preparata per sostenere quel tipo di sforzo per un tempo così prolungato. 1-2 ore di lavoro sono già sufficienti per lauti guadagni, lasciando tante energie sul campo. Il trading è un attività professionale, l’investing è un attività per tutti quelli che vogliono studiare, mentre cliccare a caso su uno smartphone (come vedete dai fuffa-guru nelle sponsorizzate sui vostri social network) è da ludopatici disfunzionali. Quindi come fare per sopravvivere in questa giungla? Scaviamo più a fondo.

Tempo

Il tempo è tutto. Prendere le decisioni con il giusto timing, avere la pazienza di attendere il momento giusto è una di quelle cose che non impari leggendo un libro di economia. Lo impari dall’esperienza e da anni sul campo. Se è pur vero che il tempo come concetto è sbagliato da un punto di vista dell’investitore di lungo termine, a mio parere è una cosa che in tanti snobbano. La storia ci insegna che basta comprare l’S&P500 per avere un rendimento costante nel tempo. Non serve fare il cosiddetto «timing» per entrare a mercato, basta comprare ogni fottuto crollo (come direbbero gli americani, «buy every fuckin’ dip»). Ditelo a tutti quelli che hanno comprato qualche giorno prima della bolla dot com o nel 2007 ed esser poi stati lì a girarsi i pollici per anni e anni senza vedere uno straccio di profitto. Solo conti in rosso. Perennemente in rosso. Quindi come sfruttare il fattore tempo a nostro vantaggio?



«Il fattore tempo è al primo posto nella mia scala del valore»


Molto semplice, per modo di dire: partendo dal presupposto che la storia si ripete, è possibile ipotizzare prezzi futuri utilizzando modelli ciclici basati sul fattore tempo. I cicli del tempo si ripetono perché la natura umana non cambia. Ecco perché le guerre si verificano a cicli regolari. I vecchi non vogliono le guerre, né vogliono entrare in guerra dopo averne affrontata una. I giovani combattono le guerre perché leggono la storia e vogliono essere eroi. I leader delle nazioni si rivolgono ai giovani che non hanno esperienza e li inducono a combattere. Lo stesso desiderio degli uomini che li spinge a rischiare la vita in guerra li spinge a rischiare negli affari e nella speculazione. Dopo un lungo periodo di successo negli affari e dopo un prolungato progresso nelle azioni e nelle materie prime, i giovani corrono troppi rischi e diventano troppo ottimisti. I vecchi uomini d'affari, dopo un periodo prolungato di prosperità, diventano troppo fiduciosi e si allargano eccessivamente. È facile prendere in prestito denaro dopo un lungo periodo di prosperità commerciale. Le persone che prendono in prestito denaro sulla base della speranza devono liquidare quando la paura li sopraffà e le condizioni sono le peggiori.

Ecco perché i cicli negli affari e nei mercati azionari e delle materie prime si sono sempre ripetuti e sempre si ripeteranno. I cicli economici di cui ho parlato alcuni episodi fa rispecchiamo anche i cicli del tempo dei mercati: ogni mercato ha una sua storia, una sua ripetitività e un suo ritmo. Bisogna studiare e conoscere a menadito 2-3 strumenti finanziari, conoscere le date delle fusioni, del rilascio degli utili, le date anniversario, quando staccano cedole, quando sono in aria di split. Conoscere un titolo in maniera approfondita ti darà la possibilità di utilizzare per tempo, le dovute contromosse per trarre un profitto. Quando si dice «il tempismo è tutto», penso ci si riferisse a questo tipo di capacità analitica.

Prezzo

I meccanismi che sorreggono i mercati sono sempre gli stessi: finanziare aziende a debito. I panieri che oggi corrispondono ad esempio al Dow Jones Industrial Average vengono continuamente ristrutturati per far si che il gioco vada avanti. Come l’essere umano, anche le aziende nascono, crescono, a volte si ammalano e muoiono. La stessa sorte non si riflette sull’andamento degli indici azionari: le mele marce vanno via, sostituite da quelle nuove, giovani, forti, belle e in rampa di lancio. Questo meccanismo perverso pone in atteggiamento positivo gli investitori che continuano a credere che «domani sarà migliore» per poi vedere i propri portafogli disastrati, incassando piccole vincite e lasciando correre perdite devastanti di aziende fallite.

Studiare l’azione del prezzo è la seconda delle tre cose che io metto nella scala del valore. Un prezzo è un prezzo. Ogni cosa ha un prezzo e all’interno dei mercati è come assistere continuamente ad un’asta dove compratori e venditori si scambiano di ruolo. Ogni investitore impiega una parte dei suoi fondi per acquistare o vendere titoli ad un determinato prezzo, credendo di fare un affare. Capire quale è il vero valore che si cela dietro un azienda quotata è compito del value investor. Spesso nel ricercare il giusto prezzo ci si dimentica del tempo, ovvero di quando acquistarlo. Non tutti i prezzi sono buoni come non tutte le stagioni sono per acquistare o vendere. L’equilibrio è nascosto nell’esperienza e nell’osservazione che dedichiamo ad un titolo, un asset, una commodity o una cripto valuta.



«La price action, unita con il fattore tempo, diventano un cocktail esplosivo fondamentale per il trader alla ricerca di opportunità sui mercati”


Per questo consiglio sempre di osservare 3-4 titoli o indici e fare trading su 1-2 titoli al massimo. Questa è l’unica formula segreta per sopravvivere ai mercati finanziari. L’esperienza delle perdite del passato abbassa le aspettative rendendole più realistiche: non esistono soldi facili sui mercati, ma tanta pratica. Puoi partire con poco denaro e costruire una fortuna. Tanto denaro disponibile nella fase di apprendimento e sperimentazione di tecniche e approcci, può essere la peggior cosa che possa capitarti. Impiegare una piccola parte dei tuoi fondi o semplicemente iniziare con poco (anche molto poco) è la chiave del successo.

Volume

L’analisi volumetrica è un qualcosa di estremamente fine, sottile, quasi la definirei un arte. Per sviluppare qualità di interpretazione rapida e comprendere quello che possa succedere nell’immediato bisognerebbe avere competenze quantitative o almeno sviluppare una sensibilità che è pari solo all’osservazione di anni e anni davanti a book e orderflow. Nessuno ha la verità in tasca ma analizzare gli istogrammi di Volume Profile e identificare dei trigger di ingresso è davvero da principianti e un errore da non fare. La prima domanda da farsi (che nessuno fa) banalmente è: «perchè i volumi che sono entrati ore, giorni, settimane precedenti debbano continuare a supportare un movimento?» Porsi questo dubbio annullerebbe già tutta la storiella dei supporti/resistenze volumetrici. J. Peter Steidlmayer il fondatore del Market Profile, sul sito ufficiale del CME dice apertamente che questo tipo di analisi non è più applicabile dopo che i modelli e gli algoritmi sono entrati sul mercato, strutturandolo in maniera efficiente. Conclude dicendo che «non c’è alcun metodo formalizzabile osservando gli istogrammi di volume».



«Il volume è importante ma soltanto una conseguenza delle volontà di un gruppo di operatori che sceglie un tempo e un prezzo per agire»


Eppure se entriamo all’interno delle nicchie di trading online ecco che grafici Volume Profile e magiche analisi volumetriche invadono di continuo i social network, come se avessero da dirci qualcosa, come se avessero scoperto il Sacro Graal. Addirittura c’è chi disegna i testa e spalle con le barre di volume, qualcosa di aberrante per un quantitativo e per chi studia questa materia in modo serio. L’approccio volumetrico è estremamente complesso e merita altri tipi di approfondimento. Quello che è certo è che l’analisi volumetrica è molto progredita fino a lavorare sui decimi di secondo ed è adatta soltanto per strutturare un trading estremamente veloce, di precisione o addirittura automatizzato.

Il volume è una conseguenza del fattore Tempo-Prezzo: in un dato tempo ad un dato prezzo viene fuori una volontà di una massa di operatori che creano e coagulano una quantità di contratti che darà impulso e direzionalità nel brevissimo periodo. Qualora il fattore tempo non sia così decisivo e rimanga soltanto un valore di prezzo in una data zona, ecco che il volume depositato in precedenza avrà meno importanza e sarà attraversato. Ecco spiegato perchè determinati volumi contano e altri meno. Spero possiate apprezzare questa chicca e che questo piccolo inciso vi abbia dato spunti per approfondire i vostri studi in merito. Superate le superficialità, approfondite le conoscenze!

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